Data astrale 27/07/2009 ore 8:02 am… bip-bip… mi arriva un sms, mitt. The President Bress: “
Rispondo subito: “OK ci vediamo stasera”. Arrivano le 17:15 e mi sorge un dubbio… ma sti
Capisco subito che stasera sarà dura, così decido di usare l’arma segreta (non ditela a nessuno!)… divisa summer edition
Ore 18:30 arrivo a Zanè, Piazzale Roma, parcheggio… sono arrivato per primo!
Ore 18:33 arriva Bress, a seguire Miola che arriva di corsa già scaldato per partire subito a 100, anche se dice di avere male al nervo sciatico (tattica per spiazzare i compagni di allenamento?!?).
Miola comincia subito a scherzare con Bress, diventando poi serio quando gli chiede il programma di allenamento.
Parte Bress con la sua descrizione dettagliata: primi
Intanto arriva con un leggero ritardo il quarto del gruppo Matteo, Miola e Bress glielo fanno notare subito con battutine e frecciatine.
Il Garmin nel frattempo aveva trovato tutti i satelliti e quindi, bando alle ciance, premiamo il tasto start e via, si parte per l’allenamento!
Il giro è quello del RONC: nei primi
Nei km successivi le cose cambiano in meglio (così da non farmi chiedere cosa ci son venuto a fare?)… però la ciclabile che porta a Carrè è sempre dura percorsa in quella direzione.. con quella pendenza che non si vede ma si fa sentire sulle gambe!.. e da proprio fastidio!
Arriviamo al semaforo di Carrè e giriamo a sinistra e la strada spiana, a tratti addirittura in leggera discesa, siamo al km 5,7 attorno ai
Si, penso che correndo così anche il tempo passi più velocemente, invece il 1’30” è stato duro anche perché corso un po’ troppo forte 3’53… tlin… si riparte per la seconda ripetuta e mi chiedo dove sia finito 1’30” di fondo rigenerante!
Capperi!… l’ho corso così in trans che non me ne sono accorto?.. così decido di collegare il cervello e sento le gambe che mi fanno male, il caldo insopportabile, la sete!
Bress ogni tanto mi chiede come va e io rispondo sempre la stessa cosa “bene dai!.. ho solo le gambe un po’ dure” e andiamo avanti con le ripetute.
Per
Però bisogna dire che Bress ne aveva di più, infatti aveva anche il fiato per salutare tutti coloro che incrociavamo di corsa, mentre io salutavo ciondolando con la testa e con stampata in faccia la solita smorfia di chi non ce la fa più.
L’allenamento è stato accorciato di